Qual è la differenza tra AIFI e Albo FNOFI?

Qual è la differenza tra AIFI e Albo FNOFI?

Per molti professionisti “navigati” la differenza è ovvia, ma per chi ha iniziato da poco non lo è, quindi cerchiamo di spiegarlo in modo semplice.

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Qual è la differenza tra AIFI e Albo FNOFI?

L’AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti) e l’Albo dei Fisioterapisti FNOFI sono due entità differenti nel campo della fisioterapia in Italia.

L’AIFI è un’associazione professionale che rappresenta i fisioterapisti italiani e promuove la professione della fisioterapia in Italia e all’estero (per esempio collaborando con World Physiotherapy - quelli della Giornata Mondiale della Fisioterapia - e altri organismi internazionali).

L’AIFI offre servizi di formazione continua, pubblicazioni scientifiche, aggiornamenti sulle normative e regolamentazioni della professione e una rete di contatti tra i professionisti del settore.

Tra l’altro, l’AIFI esiste da molto più tempo dell’Albo.

L’Albo FNOFI, invece, è un registro professionale obbligatorio per i fisioterapisti che vogliono esercitare la professione in Italia.

L’iscrizione all’Albo garantisce la competenza e la qualità dei servizi offerti dai fisioterapisti e garantisce la tutela della salute pubblica.

Per essere iscritti all’ordine, i fisioterapisti devono avere completato una laurea triennale o magistrale in Fisioterapia e superato l’esame di abilitazione (che si fa quando ci si laurea, per intenderci).

In sintesi, l’AIFI è un’associazione professionale che rappresenta i fisioterapisti e fornisce loro servizi e supporto, mentre l’Albo FNOFI è un registro professionale obbligatorio che garantisce la qualità dei servizi offerti dai fisioterapisti e tutela la salute pubblica.

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Quindi, l’AIFI è facoltativa mentre il FNOFI è obbligatorio?

Esatto, l’iscrizione all’Ordine FNOFI è obbligatoria per tutti i fisioterapisti che vogliono esercitare la professione in Italia, mentre l’iscrizione all’AIFI è facoltativa per i fisioterapisti che vogliono far parte dell’associazione e usufruire dei suoi servizi e del supporto offerto.

Tuttavia, l’iscrizione all’AIFI può comunque essere importante per i fisioterapisti, poiché l’associazione rappresenta la categoria a livello nazionale e internazionale e può fornire opportunità di formazione, aggiornamento e networking.

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Come funziona? Si pagano?

Sì, sia l’iscrizione all’Albo FNOFI che all’AIFI comportano il pagamento di una quota annuale.

L’iscrizione all’Albo FNOFI prevede il pagamento di una tassa annuale per la gestione dell’iscrizione e della verifica dei requisiti professionali e di formazione continua richiesti (tra un po’ capiamo perché questa procedura di verifica, che all’Albo comporta dei costi, è importante).

L**‘iscrizione all’AIFI**, invece, prevede il pagamento di una **quota annuale** per far parte dell’associazione e usufruire dei suoi servizi e del supporto offerto.

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Quanto si pagano?

Albo FNOFI

Per l’Albo la risposta è un bel dipende.

Dipende dall’Albo di competenza (quindi dalla provincia di appartenenza), e di solito costa tra gli €80 e i €120 all’anno, ma dato il sistema di pagamento utilizzato (e cioè PagoPA) c’è sempre da considerare €1-€2 per la commissione.

L’importo esatto si può controllare nella propria area riservata sul sito dell’Albo FNOFI.

Iscrizione AIFI

La quota dipende dal tipo di iscrizione:

  • SOCIO ORDINARIO: La quota di iscrizione è di 60 €;
  • ADERENTE STUDENTE: La quota di iscrizione è di 10 €;
  • SOSTENITORE ELENCO SPECIALE: La quota di adesione è di 100 €;
  • SOSTENITORE PERSONE FISICHE ED ENTI: La quota di adesione è di 100 €.

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Ok si paga. Ma cosa ottengo in cambio?

Cerchiamo di andare con ordine. Per capirlo vediamo prima cosa offre l’Albo e poi cosa offre l’AIFI.

Cosa ottengo dall’Albo FNOFI

A parte vantaggi come la PEC gratuita, lo sconto sull’assicurazione professionale (che è obbligatoria) e corsi ECM gratuiti, la cosa principale che ottieni dall’iscrizione all’Albo FNOFI è la possibilità di lavorare come fisioterapista in Italia ed il riconoscimento come professionista.

Che significa riconoscimento come professionista?

Semplicemente significa che gli iscritti all’Albo sono regolari.

Invece tutti i fisioterapisti (o presunti tali) non iscritti all’Albo sono abusivi.

Perché tutta questa attenzione ai regolari e agli abusivi?

Perché l’abusivismo è un rischio sia per i pazienti (rischio a livello di salute) che per i fisioterapisti (a livello di reputazione della categoria ed economico).

Compito dell’Albo è tutelare da questo rischio entrambe le categorie, e ora capiamo anzitutto come lo fa e soprattutto come mai farlo comporta dei costi.

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Quali sono i rischi dell’Abusivismo che l’Albo deve ridurre?

Per i pazienti

Per i pazienti, l’abusivismo può comportare rischi per la salute, in quanto gli abusivi possono non avere la formazione, la competenza e l’esperienza necessarie per esercitare la professione in modo sicuro ed efficace.

Gli abusivi possono:

  • Utilizzare tecniche inadeguate;
  • Non rispettare le norme igieniche;
  • Non effettuare valutazioni appropriate;
  • Non disporre degli strumenti necessari per svolgere fisioterapia in modo corretto e sicuro.

Inoltre, l’abusivismo può pregiudicare il diritto dei pazienti all’informazione e alla tutela della salute, perché gli abusivi non sono tenuti al rispetto dei codici deontologici, delle normative e delle regolamentazioni in vigore.

Per i fisioterapisti

Per i fisioterapisti, l’abusivismo rappresenta una concorrenza sleale e una minaccia per la dignità e la professionalità della categoria. Gli abusivi possono svolgere attività illecite e non autorizzate, danneggiando la reputazione e l’immagine dei professionisti regolarmente iscritti all’Albo.

Inoltre, gli abusivi possono comportare un aumento della concorrenza nel mercato del lavoro, con conseguente diminuzione dei compensi per i fisioterapisti regolarmente iscritti, che invece sono tenuti a rispettare le normative e le regolamentazioni in vigore, a formarsi e ad aggiornarsi costantemente per offrire servizi di alta qualità ai pazienti.

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Come lavora l’Albo per contrastare l’abusivismo?

Quindi, l’Albo FNOFI ha il compito di tutelare la professione del fisioterapista e la salute dei pazienti, anche attraverso la prevenzione e il contrasto dell’abusivismo professionale.

Per fare ciò, l’Albo svolge diverse attività di vigilanza e controllo sul territorio, in collaborazione con le autorità competenti, per verificare la regolarità dell’esercizio della professione di fisioterapista e individuare eventuali casi di abusivismo.

In caso di abusivismo, l’Albo può intraprendere azioni legali per tutelare la professione del fisioterapista e la salute dei pazienti. Ad esempio, può segnalare all’autorità giudiziaria i casi di esercizio abusivo della professione e collaborare con le autorità competenti per l’individuazione dei soggetti responsabili.

Tutto ciò comporta dei costi organizzativi, legali e operativi che vengono sostenuti grazie alle iscrizioni dei singoli (per questo paghiamo).

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Cosa ottengo dall’iscrizione (facoltativa) all’AIFI?

L’iscrizione all’AIFI offre ai fisioterapisti diversi vantaggi per la loro crescita professionale, la formazione continua, il networking e l’assistenza legale, oltre a promuovere e valorizzare la professione di fisioterapista nella società.

Hanno anche delle convenzioni (che puoi controllare da qui) e tutta una serie di linee guida e riferimenti scientifici.

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Conclusione

Per oggi è tutto, spero che questo articolo abbia risposto ai tuoi dubbi!

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Grazie per aver letto, a presto :)

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