Trovare Pazienti con Internet e i Social, senza perderci troppo tempo

Trovare Pazienti con Internet e i Social, senza perderci troppo tempo

Come ti avevamo promesso, ecco il nostro articolo sul: Come faccio a trovare pazienti?

In fondo gran parte delle preoccupazioni, soprattutto di chi inizia, sono relative al… non morire di fame (beh, non letteralmente per fortuna).

Trovare pazienti è una soluzione a questo, ma è tutto un processo nuovo da conoscere e allenare sia nel mondo fisico che virtuale, e c’è parecchia confusione su come si usano i social per farlo (perché sul lavoro i social si usano in modi diversi rispetto a come siamo abituati a fare nella vita privata).

Non a caso pubblichiamo questo articolo la settimana della Giornata Mondiale della Fisioterapia. Se vuoi avere qualche info in più, leggi qui. Quindi, se anche tu ritieni che il World PT Day non serva a nulla… cerchiamo di dargli insieme un nuovo significato!

Introduzione

I social media sono diventati una parte essenziale della vita di molte persone e se utilizzati bene possono essere un ottimo strumento per i fisioterapisti che cercano di aumentare la loro visibilità e attirare nuovi pazienti.

Ma che intendo con “se utilizzati bene?”

C’è una cosa a cui quasi nessuno pensa prima di aprire qualsiasi pagina social, che è infinitamente più importante dei social stessi.

In questo articolo, capiamo che cos’è e come farla lavorare al posto tuo per farti perdere meno tempo sui social e avere più risultati.

Ma partiamo dall’inizio: Come si trovano Pazienti su Internet?

Questo è un punto molto confusionario: diecimila social, ognuno che richiede qualcosa di diverso, siti web costosissimi, pubblicità online, insomma l’inferno.

Il rischio è che tutte queste cose ti facciano spendere tempo e soldi senza risultati concreti.

E non c’è un vero limite a quanti soldi e quanto tempo tu possa spendere dietro a tutte le piattaforme che ci sono, con un ritorno sull’investimento discutibile sul tempo che ci hai dedicato, rispetto alle possibili alternative.

Ma perché discutibile?

Pensiamo alla prima cosa che viene in mente al fisioterapista medio che, dopo aver aperto la partita iva, si approccia ai social.

I primi social che ti vengono in mente sono Instagram e Facebook.

Apri il profilo, pensi ad un logo carino o te lo fai realizzare da tuo cugino/il tuo amico che ci sa fare con i computer e poi ti sorge il dubbio: e ora che posto?

Ci sono diverse scuole di pensiero: a chi piacciono i feed di Instagram tutti organici e coordinati con le grafiche carine che occupano 3 quadrati alla volta, chi preferisce i reel, chi li lascia incolti perché non ha tempo (tipo me).

Da qui voglio fare un po’ di considerazioni, perché a questo punto possono sorgere un po’ di rischi.

Il primo rischio: non pensare al target

Il primo rischio è postare tanto per e non tenere conto di una piccola cosa chiamata target.

Se siamo dei fisioterapisti il cui interesse è trovare nuovi pazienti, il nostro target sono appunto i potenziali pazienti.

Quando crei un nuovo post, devi rivolgerti al tuo target.

Più si è generici, e quello che diciamo risuonerà meno con chi legge.

Invece, più ci si rivolge ad un target specifico e più toccheremo le corde giuste in chi visualizza il post.

Diventa molto più semplice quando hai già un po’ di esperienza e hai conosciuto tante persone che hanno il problema che stai cercando di risolvere.

Sei un fisioterapista sportivo? Magari per la tua esperienza la maggior parte dei tuoi potenziali pazienti nella tua zona sono maschi 30/40enni che si infortunano giocando a calcetto, e puoi rivolgerti a loro quando crei i post.

Nella tua esperienza hai tanto a che fare con giovani nonne che vogliono rimettersi un po’ in forze perché devono andare a trovare i nipotini dall’altra parte d’Italia? Oppure con giovani madri che portano i loro figli a fare posturale? Con figli aventi genitori anziani con problemi neurologici? Con padri di mezza età che vogliono fare rinforzo alle ginocchia prima di tornare a sciare?

Più si è specifici, più chi legge pensa “cavolo, ma parla di me!”, e in fondo è quello che conta.

Capito cosa è il target nel nostro caso specifico, vediamo qual è il secondo rischio.

Il secondo rischio: gli spazi giusti

Il secondo rischio è non tenere conto dello spazio digitale (e non) che si sta frequentando.

Che intendo?

Devi comprendere questo: lo scopo finale del rivolgerti al target giusto, non è te che devi trovare i pazienti, ma sono i pazienti che devono trovare te.

Rivolgerti al target giusto indirizza i social in cui operi a farti scoprire alle persone potenzialmente interessate ai tuoi servizi.

Quindi non sei tu che devi trovare pazienti, ma devi farti scoprire dai pazienti.

Solo che per farlo c’è bisogno di vivere gli spazi digitali giusti.

Facciamo un esempio: ti vuoi rivolgere alle giovani nonne che vogliono rimettersi in forze per andare un mese dai nipotini che vivono a 800km di distanza. Però lo fai pubblicando dei post su Instagram.

Ora, posto che non ci sono regole stringenti e che ci sono tantissime nonne su Instagram, il posto più adatto per questa demografica è Facebook.

Sei un fisioterapista sportivo il cui target è chi gioca a calcetto?

Considera i gruppi della tua zona di fantacalcio, di chi organizza le partite, oltre ovviamente a farti conoscere sui campetti.

Vuoi rivolgerti ai figli preoccupati per i genitori anziani? Hai mai pensato a LinkedIn? In fondo LinkedIn è pieno di persone in età lavorativa, che probabilmente ha genitori anziani e poco tempo libero per via del lavoro.

Se vivi gli spazi digitali giusti, diventa più semplice farti trovare da persone potenzialmente interessate dai tuoi servizi.

Capito che significa fare attenzione agli spazi digitali, visto che abbiamo accennato a LinkedIn proviamo ad approfondire il tema con un terzo rischio, e cioè: limitarsi ai social più noti.

Il terzo rischio: sbagliare con i social

LinkedIn è molto sottovalutato, soprattutto in Italia, ma se ne inizia ad intravedere il potenziale (anche se è parecchio ridicolo a volte).

Ho notato che molti fisioterapisti non lo sfruttano a pieno.

Quando i fisioterapisti si iscrivono a LinkedIn sono portati - sia dall’algoritmo che dal fatto che è un social per il lavoro - ad aggiungere nella propria rete solo altri fisioterapisti e professionisti sanitari.

Ma tornando al punto del target: perché non aggiungere alla propria rete potenziali pazienti?

Tra l’altro LinkedIn ha una funzione molto interessante per raggiungere questo scopo, che gli altri social non hanno: cercare le persone in base alla città e in base al lavoro che fanno.

Perché è molto interessante questo?

Devi iniziare a ragionare localmente

Questa cosa è incredibilmente importante: vicino al tuo studio (o nella zona in cui fai le domiciliari) ci sono scuole, aziende, enti pubblici?

Cerca le persone che lavorano in queste strutture: se hanno poco tempo e bisogno di andare dal fisioterapista, non credi che per loro sia utile e comodo sapere che vicino al loro luogo di lavoro c’è un bravissimo fisioterapista?

Così che potenzialmente in pausa pranzo o prima/dopo il lavoro hanno la possibilità di uscire dall’ufficio e fare fisioterapia ottimizzando i tempi.

Pensa poter aggiungere persone in base al lavoro e alla città su Instagram, è praticamente impossibile e molto impreciso.

Un corollario di tutto questo è che molto probabilmente fare i video in cui si spiegano le cose in un modo comprensibile solo ad altri fisioterapisti (usando termini tecnici, procedure, ecc.) non è una strategia efficace per trovare nuovi pazienti perché non ti stai rivolgendo al target corretto.

Per riassumere quanto detto finora:

  • Una volta che abbiamo in mente un certo target, dove possiamo trovarlo?
  • Che si può fare per frequentare gli stessi posti delle persone a cui vuoi rivolgerti?
  • Come si fa a far apparire il nostro nome davanti ai loro occhi quando ne hanno bisogno?

Porti queste domande ti aiuta a spingerti nella giusta direzione per farti scoprire da potenziali pazienti.

I posti che frequentano le persone non sono necessariamente tutti online (per questo è utile per i fisioterapisti sportivi frequentare i campi da calcetto e le palestre e così via).

Però una cosa è certa: chiunque, e per chiunque intendo persone di qualsiasi età e zona geografica, ha uno smartphone e ad un certo punto della giornata andrà su Google a cercare qualcosa che ha bisogno di risolvere.

Per questo, la prima cosa da fare in assoluto - e a cui nessuno dedica la giusta importanza - è aprire il profilo su Google Business Profile.

La prima cosa da fare, prima di qualsiasi social

Google Business Profile, oltre ad essere la “strategia internet” più efficace in assoluto nella mia esperienza da Fisioterapista Libera Professionista, è anche gratuita.

Se non sai che cos’è, lo vediamo subito.

Google Business Profile è una scheda informativa gratuita fornita da Google che mostra i dettagli della tua attività ai potenziali clienti che cercano online.

Includere il tuo business nei risultati di ricerca di Google è fondamentale per raggiungere nuovi pazienti.

Per un fisioterapista libero professionista, avere un profilo su Google Business è particolarmente importante poiché la maggior parte delle persone cerca servizi sanitari online, e avere una presenza online professionale e facile da trovare aumenta le possibilità di trovare nuovi pazienti.

Il profilo su Google Business Profile consente ai professionisti di aggiungere informazioni come:

  • L’indirizzo;
  • Il numero di telefono;
  • L’orario di apertura;
  • Le recensioni dei clienti;
  • La mappa per raggiungerti;
  • E altro ancora.

Queste informazioni sono visibili agli utenti che cercano online dei fisioterapisti nella zona in cui si trovano.

Che dicevamo prima? Esatto, devi apparire agli occhi dei potenziali pazienti nel momento in cui ne hanno bisogno! E Google Business Profile è la piattaforma più efficace per farlo.

In questo modo, i potenziali pazienti possono trovare facilmente le informazioni necessarie per contattarti e prenotare un appuntamento.

Inoltre, Google Business Profile consente ai pazienti di lasciare recensioni sulla tua attività, il che può aiutare a costruire la tua reputazione e ad attrarre nuovi pazienti.

Le recensioni dei clienti sono un fattore importante per un potenziale paziente, soprattutto quando non si conosce personalmente il professionista.

Ma riassumendo, qual è il punto di forza di Google Business Profile?

Proprio il fatto che ti posiziona davanti agli occhi dei potenziali pazienti della tua zona quando più ne hanno bisogno, a tutte le ore e a costo zero.

Se vuoi capirci di più su Google Business Profile, leggi anche questo articolo. All’epoca aveva un nome diverso, ma è rimasto tutto uguale!

Per trovare pazienti, il local marketing è tutto

Quando si inizia una nuova attività di fisioterapia, è importante concentrarsi sulla costruzione di una di un giro di pazienti della tua zona.

Questo deriva da due semplici ragioni.

Ragione n.1: è più comodo per loro

In primo luogo, i pazienti che vivono nella tua zona sono più propensi a cercare servizi di fisioterapia nella tua zona.

Ciò significa che, se ti concentri sulla clientela locale, avrai maggiori probabilità di attirare pazienti che si trovano nelle vicinanze del tuo studio.

Ragione n.2: è più facile fidelizzare

In secondo luogo, i pazienti che vivono nella tua zona sono più propensi a diventare pazienti fedeli nel tempo.

Ciò significa che, se riesci a fidelizzare i pazienti nella tua zona, avrai maggiori probabilità di mantenere una clientela stabile e di successo nel tempo (favorendo anche il passaparola).

Come fa Google Business Profile a migliorare il tuo marketing locale?

Google Business Profile è integrato con Google Maps.

Quando un potenziale paziente nella tua zona fa domande attinenti alla fisioterapia su Google, vedrà le informazioni sul tuo studio e potrà facilmente contattarti per prenotare un appuntamento.

Inoltre, Google Maps consente ai professionisti di fisioterapia e ai pazienti stessi di aggiungere foto e video per mostrare la loro attività e i loro servizi.

Se vuoi capirci di più su Google Business Profile, leggi anche questo articolo. All’epoca aveva un nome diverso, ma è rimasto tutto uguale!

Ma qual è la differenza fondamentale con Instagram?

Google Business Profile richiede meno impegno per un fisioterapista libero professionista rispetto ad Instagram perché è una piattaforma specificamente progettata per le attività commerciali locali.

Instagram, d’altra parte, ha iniziato a somigliare a TikTok rendendo più globale il proprio giro di follower.

Mentre prima era utile per guardare le foto, i video e le storie del proprio giro di follower (che erano per lo più parenti, amici e amici di amici), adesso i post hanno sempre meno rilevanza a favore dei reel, che possono essere visti da persone in tutto il mondo.

Questo è molto importante per il discorso del target che facevamo prima: facendo un esempio estremo, anche se i tuoi reel circolassero parecchio, fino ad arrivare dall’altra parte del mondo, portandoti a 100mila follower, è davvero improbabile che qualche sud koreano o australiano venga poi effettivamente in studio da te.

Con Google Business Profile, d’altra parte, i potenziali pazienti vedranno solo le informazioni pertinenti alla loro zona geografica e saranno più inclini a prenotare un appuntamento.

C’è quindi una grossa disparità tra l’impegno richiesto per stare dietro ad Instagram e i risultati che ti fa ottenere a livello locale, rispetto a Google Business Profile che una volta impostato lavora per te.

L’unica cosa di cui ti devi preoccupare è aggiornare gli orari o i periodi di chiusura durante le feste e quando vai in ferie.

Ti è mai capitato di avere un problema da risolvere subito, vedere che è un’attività che fa al caso tuo per risolvere quel problema è aperta, guidi per 25 minuti fino alla loro sede e scopri che è chiusa? Ecco, per evitare questo dispiacere ai tuoi potenziali pazienti, ricorda sempre di aggiornare gli orari e i giorni di apertura.

Se vuoi aumentare ulteriormente la tua visibilità locale, puoi considerare l’utilizzo di Google Ads.

Questa piattaforma ti consente di creare annunci mirati che appariranno in alto nei risultati di ricerca quando le persone cercano servizi di fisioterapia nella tua zona.

Conclusione: Auguri per la Giornata Mondiale della Fisioterapia!

Infine, vorremmo augurarti una buona Giornata Mondiale della Fisioterapia!

Quello che dobbiamo ricordare è che l’unica cosa che conta è la qualità del tuo lavoro, perché il passaparola farà il resto.

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Grazie per aver letto, a presto!

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