Lavorare nel pubblico come fisioterapisti - Concetti di base

Lavorare nel pubblico come fisioterapisti - Concetti di base

Oggi vediamo un po’ di informazioni di base su: come funzionano i concorsi pubblici, quali sono le diverse tipologie, come si svolgono, insomma per chi è alla ricerca del posto pubblico ma non sa da dove iniziare.

Introduzione

Disclaimer: non entriamo nel merito della discussione parlando di raccomandati/non raccomandati. Sicuramente esistono, sicuramente non in tutti i concorsi, ma non è qualcosa che ci interessa oggi.

Quello che ci interessa è semplicemente dare informazioni di base su come funziona l’accesso al mondo del lavoro pubblico per i Fisioterapisti, senza prendere nulla per scontato perché chi legge può essere a scuola o comunque molto giovane.

Quindi, partiamo!

Importanti distinzioni tra pubblico e privato

Per rendere l’idea di quanto differiscono il pubblico e il privato, vediamo le principali differenze.

Come si cerca il lavoro?

Fase 1 - La candidatura

In una prima fase bisogna candidarsi alle offerte di lavoro.

Le strutture private pubblicano le loro offerte lavorative sotto forma di annunci di lavoro in giro per il web sui siti specializzati.

Invece le strutture pubbliche rendono note le loro offerte tramite i Bandi o gli Avvisi nella Sezione Concorsi ed Esami della Gazzetta Ufficiale.

La sezione è ulteriormente divisa in 7 settori, a noi Fisioterapisti interessa quella delle Aziende sanitarie locali e altre istituzioni sanitarie.

La Gazzetta Ufficiale (GU) viene aggiornata due volte a settimana con i nuovi concorsi, ma attenzione perché non tutte le offerte lavorative del settore pubblico vengono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale. In alcuni casi vengono pubblicate nei Bollettini Regionali o sul sito dell’Azienda Sanitaria (in genere alla sezione Amministrazione Trasparente o Concorsi e Selezioni).

Per fare prima però, ci sono siti che raccolgono i concorsi dalle varie fonti che ci agevolano il lavoro e ci evitano di andare a controllare tutte le fonti.

Fase 2 - La Selezione

Nella seconda fase bisogna affrontare la selezione.

Per il settore privato di solito basta fare il colloquio e se la selezione va bene si viene assunti.

Per il settore pubblico è molto simile, ma la selezione è più stringente e si svolge secondo la modalità del Concorso Pubblico o dell’Avviso Pubblico.

Differenza tra Concorso e Avviso Pubblico

Sono entrambi molto simili. La prima differenza è sulla durata del posto di lavoro (a mio avviso la più rilevante):

  • I Concorsi possono essere per posizioni lavorative sia a tempo determinato che a tempo indeterminato;
  • Gli Avvisi sono in genere solo a tempo determinato.

Ci sono anche altre differenze, relativamente allo svolgimento della selezione:

  • Negli Avvisi la selezione è più semplice, e molto spesso è solo per titoli, cioè scelgono in base al titolo di studio più alto, al voto di laurea, quanti anni di esperienza nel settore pubblico, eventuali master e pubblicazioni, e così via.
  • Nei Concorsi la selezione di solito è per titoli e per esami - cioè oltre a prendere in considerazione tutte le cose del punto precedente, si affrontano anche delle prove teoriche scritte ed orali per valutare la preparazione dei candidati.

Come prepararsi ad un concorso?

Leggi anche: Cosa studiare per concorso Fisioterapista nel 2023?

La risposta (decisamente banale, ma è un articolo molto introduttivo sul tema) a come prepararsi ad un concorso è: studiando, esercitandosi sui test e facendo più concorsi possibile.

Le materie da studiare di solito sono elencate all’interno dei bandi, e questo basta a darci un indirizzo.

Per quanto riguarda il materiale da studiare, volendo si possono usare i libri o gli appunti dell’università.

A questi si possono aggiungere i libri per la preparazione ai concorsi (se non sai dove iniziare, inizia da questo - io ho la versione precedente ed è davvero completo), che contengono sia le parti teoriche che i quiz (di solito mettono anche a disposizione un sito per esercitarsi più agevolmente).

Per passare un concorso c’è bisogno di provare, provare e ancora provare. Passare un concorso la prima volta è abbastanza irrealistico, perché ci si ritrova a competere per pochi posti con persone agguerrite e con più esperienza nello svolgere i concorsi.

Però mai dire mai, i colpi di fortuna ci sono sempre.

Per competere ad armi pari con chi ha più esperienza nel fare i concorsi, bisogna provare, fallire e ritentare. Così facendo succedono alcune cose:

  • Fare concorsi diventa la normalità: si diventa meno suscettibili all’ansia e alla pressione il giorno della prova;
  • Esponendoci a tante combinazioni di domande si riescono a scoprire i punti deboli nella preparazione e tra un concorso e l’altro abbiamo tempo e modo di colmare le lacune;
  • Tanti tentativi sono meglio di pochi quando siamo alla ricerca del colpo di fortuna. Più volte proviamo, più è probabile che anche in un solo di questi tentativi capiti una combinazione di domande alle quali sappiamo rispondere.

Che succede dopo il concorso?

Ci sono tre casi, vediamo quali.

1. Non lo passiamo

Il caso ahinoi più frequente. Bisogna insistere, insistere e ancora insistere.

2. Lo vinciamo

In questo caso l’ente che ha bandito il concorso avvia il processo di assunzione. Bisogna firmare il contratto, allegare tutti i documenti richiesti (certificato di laurea, casellario giudiziale e carichi pendenti, ecc.) e iniziare a lavorare alla data prevista.

3. Facciamo un punteggio okay e non veniamo nè scartati nè assunti

In questo caso si dice che entriamo in graduatoria. Che vuol dire?

Semplicemente gli enti pubblici (quindi anche le ASL e gli Ospedali) non fanno un concorso ogni volta che hanno bisogno di personale.

Quando viene bandito il concorso si aspettano di creare una lista di persone dalla quale attingere personale.

Quindi anche se non vinciamo subito il concorso, se entriamo in graduatoria possiamo essere richiamati ad un certo punto nel futuro. Non è raro che quelli sopra di noi (cioè che al concorso hanno totalizzato un punteggio più alto del nostro e quindi nella lista sono più su) vengano chiamati e rifiutino.

Può accadere per diverse motivazioni: nel frattempo possono essere stati assunti altrove con stipendio o ruolo più alto, vinto un altro concorso e questo non è più di loro interesse, cambiato carriera o costretti a rinunciare per motivazioni familiari (magari devono badare ad un familiare e non possono spostarsi dall’altra parte d’Italia, per esempio).

Quindi, anche se non lo si passa subito c’è speranza! Detto ciò, passiamo alle conclusioni.

Se non sai da dove iniziare a studiare, e il tempo per studiare è poco, ti consiglio di partire da questi due libri:

  1. I test dei concorsi per fisioterapista. Oltre 1300 domande risolte e ampiamente commentate su tutti gli argomenti oggetto d’esame;
  2. La Prova di Inglese per tutti i Concorsi.

Con questi due copri praticamente tutti gli argomenti, che puoi sempre approfondire con gli appunti dell’università, con internet o con altri libri che hai già.

Conclusione

Spero che questo articolo sia stato utile a dare una panoramica su come funzionano i concorsi per fisioterapisti, e magari anche qualche consiglio utile a passarne uno se il tuo sogno è lavorare nel pubblico.

Un grande in bocca al lupo a coloro che stanno preparando un concorso, che la perseveranza, l’insistenza e la fortuna siano con voi!

Grazie mille per essere passata/o di qui, a presto :)

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