Se sei un fisioterapista libero professionista con partita IVA, devi comprendere le tutele di cui puoi godere in caso di malattia e maternità.
Molte professioniste e professionisti temono di essere lasciati senza supporto durante questi periodi critici, ma esistono alcune misure di protezione simili a quelle dei lavoratori dipendenti, a patto di rispettare determinate condizioni.
Vediamo come funzionano e quali sono i requisiti necessari.
“Partita IVA? Ma non hai ferie, malattia, maternità!”
A parte le ferie, non è proprio così. Oggi vediamo come funziona, partiamo dall’indennità di malattia e poi passiamo alla maternità.
Alla fine di ogni sezione trovi il link alla rispettiva sezione per i riferimenti sul sito dell’INPS.
Quali liberi professionisti possono accedere all’indennità di malattia?
La possibilità di ricevere un’indennità di malattia dipende dalla tua categoria di lavoratore autonomo. Le regole variano tra:
In questo articolo ci concentreremo sui primi, cioè i fisioterapisti iscritti alla Gestione Separata INPS.
Per ottenere l’indennità di malattia, devi soddisfare i seguenti requisiti:
L’importo dell’indennità di malattia varia in base alle mensilità di contribuzione versate:
Il limite massimo di giornate indennizzabili è di 61 giorni all’anno.
Per il ricovero ospedaliero, l’indennità giornaliera è:
Nel frattempo le cose potrebbero essere cambiate. Per ulteriori dettagli aggiornati, fai sempre riferimento all’apposita sezione sul sito dell’INPS.
Anche durante la maternità, i liberi professionisti con partita IVA in regime forfettario hanno diritto a specifiche tutele.
Per ricevere l’indennità di maternità, devi:
L’indennità copre 5 mesi (2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo).
È calcolata sull'80% dei compensi professionali dichiarati nell’anno precedente.
In caso di reddito basso, viene applicato un minimo fissato dall’INPS.
In caso di gravidanza a rischio, puoi richiedere la maternità anticipata presentando:
L’indennità di maternità è soggetta a tassazione e deve essere dichiarata nei redditi. Tuttavia, non viene considerata un ricavo o compenso, quindi è esclusa dal limite dei 85.000 euro previsti dal regime forfettario.
Come libera professionista, non sei obbligata ad astenerti dal lavoro durante la maternità e puoi continuare a lavorare fino al giorno prima del parto.
Da quando abbiamo scritto questo articolo le cose potrebbero essere cambiate. Per ulteriori dettagli aggiornati, fai sempre riferimento all’apposita sezione sul sito dell’INPS.
Tutto questo è valido finché i fisioterapisti liberi professionisti continueranno a versare alla Gestione Separata dell’INPS i contributi (cioè quei soldi che devi dare per avere un giorno la pensione… che quasi certamente riusciranno ad avere anche i giovani di oggi).
Però non escludiamo che in futuro venga istituita una cosiddetta Cassa Previdenziale propria dei fisioterapisti. Ad oggi sono solo voci, ma nel caso queste tutele non dipenderanno più dall’INPS ma da chi gestirà la nuova cassa previdenziale.
Anche se sei un fisioterapista libero professionista con partita IVA, hai accesso a tutele simili a quelle dei lavoratori dipendenti per malattia e maternità, purché rispetti i requisiti previsti. Informati sulle normative specifiche e assicurati di presentare le richieste in modo tempestivo per non perdere i tuoi diritti.
Per ulteriori dettagli e assistenza, puoi rivolgerti al tuo commercialista o agli enti di patronato.
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