2 Novità per i Fisioterapisti dal 1° luglio 2022 | Fatture Elettroniche e POS

2 Novità per i Fisioterapisti dal 1° luglio 2022 | Fatture Elettroniche e POS

Dal 1° luglio ci sono due importanti novità per i liberi professionisti con P. IVA sia forfettaria che ordinaria. Siccome sono rilevanti anche per noi fisioterapisti, cerchiamo di capirle in modo semplice.

Sommario

  • Introduzione
  • Obbligo Fatture Elettroniche Forfettari
  • Obbligo POS
  • Conclusione

Per chi non ha tempo, partiamo dalla conclusione con un veloce riassunto: dal 1° luglio scatta l’obbligo di emettere fatture elettroniche anche per le Partite IVA forfettarie. Sempre? No, solo se nel 2021 hai fatturato più di €25.000, e comunque solo quelle non sanitarie (cioè che non emetti direttamente ai pazienti - quelle ai pazienti continuano ad essere cartacee e a passare per Sistema TS). Se hai fatturato meno di €25k l’anno scorso avrai l’obbligo nel 2024, quindi non preoccuparti per ora. Invece se emetti fatture ad enti, devi dotarti di un sistema per le fatture elettroniche (più giù ne elenchiamo qualcuno gratuito). Inoltre scatta anche l’obbligo di accettare pagamenti con POS, altrimenti ci sono sanzioni (nell’articolo vediamo quali, torna pure quando hai più tempo. Per ricordartene unisciti pure al canale Telegram).

Introduzione

Più si va avanti, meno burocrazia ci sarà (o almeno è questa la promessa). Per ora non so quanto queste semplificazioni semplifichino effettivamente la vita ai Fisioterapisti, ma a dire il vero è un periodo di transizione, quindi speriamo bene per il futuro.

In ogni caso, dal 1° luglio 2022 ci saranno due importanti novità per i liberi professionisti, con Partite IVA forfettarie ed ordinarie, inclusi i Fisioterapisti.

Ci sono anche altre novità che però non ci interessano, e quindi le ignoreremo.

Come hai visto dal sommario, le due di cui parliamo oggi sono:

  • Obbligo di Fatture elettroniche;
  • Sanzioni se non hai il POS.

Novità n.1: Fatture elettroniche per i forfettari

Che sono le fatture elettroniche?

Sono una nuova forma di fattura, usata già da qualche anno dalle aziende, che semplifica molto il lavoro di chi deve emetterle.

Per fare un esempio, quando emetti una fattura cartacea devi:

  • Compilarla facendo attenzione alle date e al numero;
  • Stamparla;
  • Andare a comprare la marca da bollo e apporla;
  • Scansionarla così la conservi;
  • Inviarla per email al commercialista;
  • Consegnare l’originale con la marca da bollo al paziente così può detrarla nella dichiarazione dei redditi, o all’ente col quale collabori (RSA, ospedale, centro, ecc.).

Con le fatture elettroniche i passaggi sono solo due: si compila e si invia. Stop.

Come vedi è decisamente molto più semplice, ed effettivamente usare le fatture elettroniche semplifica di molto la vita.

Quando il fisioterapista emette fattura elettronica?

Per noi Fisioterapisti bisogna fare un distinguo tra le fatture:

  • Fatture che emetti ai pazienti privati;
  • Fatture che emetti agli enti con cui collabori (RSA, ospedali privati, centri, cooperative, ecc.).

Nel primo caso, le fatture sono intestate ad un Codice Fiscale (quello del paziente) e sono fatture di spese sanitarie.

Questa tipologia di fattura resta cartacea perché per permettere la detrazione al paziente devono continuare a transitare per Sistema Tessera Sanitaria.

Per imparare ad emettere fatture cartacee se sei in regime forfettario, prova il nostro sito interattivo gratuito che genera fatture in PDF in 4 semplici passaggi. Non c’è bisogno di scaricare nulla né registrarsi.

Nel secondo caso invece, quello degli enti, le fatture sono intestate ad un’altra Partita IVA (quella dell’ente). Qui scatta l’obbligo di emissione di fattura elettronica:

  • Dal 1° luglio 2022 - se l’anno scorso hai guadagnato più di €25.000 (lordi);
  • Dal 1° gennaio 2024 - se l’anno scorso hai guadagnato meno di €25.000.

Come faccio a sapere se l’anno scorso ho guadagnato più o meno di €25.000?

Questo è molto semplice:

basta chiedere al commercialista che ti tiene la contabilità.

Lavoro in collaborazione con un ente (RSA, cooperative, centri, ospedali privati, ecc.), e ho guadagnato più di €25.000 nel 2021. Come si emette una fattura elettronica? Si paga?

Per te che scatta l’obbligo di fatturazione elettronica dal 1° luglio 2022, se non hai intenzione di investire soldi in un nuovo programma per le fatture, non c’è problema.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di tutti degli strumenti gratuiti, in particolare:

Entrambi permettono di predisporre, inviare, conservare e consultare le fatture elettroniche in modo del tutto gratuito.

Per accedere basta entrare con SPID.

Che succede se non ho emesso le fatture elettroniche dopo che è scattato l’obbligo?

Essendo obbligatorio per alcuni di noi, se non si rispetta ci sono delle sanzioni.

Quali sono le sanzioni? Non ancora lo sappiamo, ma prima c’è da dire che dal 1° luglio al 30 settembre (quindi per tre mesi) c’è un po’ di tolleranza.

Infatti, in questo periodo di tre mesi non scattano sanzioni se invii tardivamente una fattura elettronica, a patto che non fai più di 12 giorni di ritardo e comunque sempre entro la fine del mese.

Novità n.2: Obbligo di utilizzo del POS

Un’altra novità è l’obbligo di avere il POS e accettare i pagamenti con le carte.

Chi è obbligato?

Chi effettua l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, dovrà dotarsi già dal 30 giugno 2022, e non più dal 1° gennaio 2023, del Pos e accettare pagamenti elettronici.

Che succede se non si rispetta l’obbligo?

Anche qui ci sono delle sanzioni.

La sanzione amministrativa pecuniaria per chi non accetta bancomat o carte di credito è in misura fissa di 30 euro a cui si aggiunge una quota pari al 4% del valore della transazione rifiutata.

Non è previsto che si paghi in forma ridotta entro un certo numero di giorni.

Ma se il POS non mi funziona - per davvero?

L’unico esonero dall’obbligo di POS c’è solo «nei casi di oggettiva impossibilità tecnica».

Per tutti gli altri casi non basta dire “non mi funziona il POS” come fanno molti negozianti. Inoltre, anche Satispay e PayPal oltre al classico bonifico sono considerati strumenti tracciabili, considera anche quelli come alternative.

Non ho il POS, che faccio?

Se non hai il POS, e vuoi procurartene uno, qui c’è il link con codice amico al POS che uso da più di due anni.

Questo non è assolutamente un contenuto sponsorizzato, ma è semplicemente un modo per averlo scontato tramite un codice sconto SumUp (il modello base tascabile, che puoi portare a casa dei pazienti se fai le domiciliari, scende da €29 a €19).

Io da oltre due anni uso quello piccolo con la basetta per la ricarica.

Quanto costa?

Mensilmente non si paga nulla, ma c’è una commissione del 1,95% sui pagamenti che ricevi. È tanto, è poco?

Dipende, se sei un forfettario che fa relativamente poche operazioni, meglio questo che il canone di un nuovo conto aziendale a cui collegare un POS, che ha a sua volta un canone mensile, per il privilegio di una commissione leggermente più bassa.

Puoi collegarlo anche alla tua carta con IBAN o al conto corrente che hai già, senza aprire nuovi conti.

Se non ho nessun rapporto bancario, dove lo collego?

Se hai la P. IVA, con un conto corrente rendi la vita più comoda a te e al tuo commercialista con il pagamento automatico degli F24 (che sulle prepagate non si può fare) e ci colleghi tranquillamente un POS.

Se sei alla ricerca di un conto affidabile e a zero spese, con Buddybank hai: conto, carta, bonifici, prelievi e versamenti da sportelli UniCredit, tutto gratis (ma molto probabilmente lo sai già, la pubblicizzano ovunque).

La filiale è sempre a disposizione h24 via chat, e non devi mai fare file allo sportello togliendo tempo ai pazienti.

Se può esserti utile, riscatta i tuoi €25 in regalo aprendo il conto buddybank entro il 26 agosto 2022 e inserendo il codice amico:

2D1455

Per aprirlo basta scaricare l’app (sia per Android che per iPhone), e se procedi con SPID l’apertura del conto è velocissima (perché non devono identificarti nuovamente), quindi niente procedure noiosissime!

Conclusione

Ogni novità all’inizio ci spaventa un po’, e quindi spero che questo articolo ti sia utile per arrivare preparata/o al 1° luglio.

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Grazie per aver letto fin qui, a presto!

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