5 cose da fare al momento della laurea in fisioterapia

Finito gli esami e stai per laurearti? Vediamo insieme cosa c’è da fare, così da sapere dove indirizzarti per far sì che questo momento resti piacevole a lungo :)

1) Questionario Almalaurea

Questo questionario si fa prima di laurearsi, è per i laureandi e se non ricordo male a me chiesero di allegarlo alla domanda di laurea.

Nel frattempo può essere cambiata la procedura o è una procedura che può dipendere da ateneo ad ateneo, e nel dubbio ti consiglio sempre di leggere il regolamento sul sito della tua università.

Tutta la procedura si fa tramite il sito di Almalaurea, dove puoi trovare le indicazioni per registrarti e accedere al questionario.

A che serve?

In sintesi serve per statistica, se vuoi approfondire leggi qui altrimenti salta al punto 2) Iscrizione all’Albo.

Semba un altro adempimento inutile, ma vediamo cosa ci dice Almalaurea stessa a proposito dell’utilità del questionario.

Serve al laureato

Con i tuoi giudizi al termine degli studi, contribuisci a migliorare la tua Università, per aiutare chi verrà dopo di te, e concorri alla realizzazione di indagini che ti permettono di conoscere l’inserimento lavorativo di chi ti ha preceduto, per meglio orientarti, e per misurare i tuoi risultati universitari con quelli di altri corsi e di altri atenei. Inoltre puoi avere visibilità senza sostenere costi e condizioni eque di accesso al mercato del lavoro italiano ed estero. Ricordati però di tenere il tuo curriculum sempre aggiornato, anche in lingua inglese! Bastano solo pochi minuti del tuo tempo…

Serve alle università

AlmaLaurea raccoglie e analizza ogni anno la documentazione e i giudizi di tutti i laureandi sull’esperienza universitaria appena conclusa offrendo attendibili indicazioni sul destino del capitale umano formato. I risultati che ne derivano, tempestivamente forniti al Ministero e agli Organi di Governo degli Atenei aderenti, indirizzano la programmazione delle attività di formazione e contribuiscono a definire la ripartizione dei fondi ministeriali alle università in base a precisi standard di qualità.

Serve alle imprese

E’ uno strumento veloce, economico e affidabile per selezionare neolaureati e laureati con esperienza (270.000 nuovi inserimenti ogni anno), ed è l’unica banca dati ad offrire curricula certificati dalle Università con oltre 100 parametri di ricerca. Il crescente numero di aziende che utilizza la banca dati - centinaia di migliaia di curricula ceduti ogni anno - è il migliore indicatore della sua affidabilità: una anagrafe delle professioni per aziende pubbliche e private e studi professionali che vogliono assumere.

2) Iscrizione all’Albo

Quando mi sono laureata io l’Albo ancora non esisteva, l’hanno introdotto dopo circa un anno. Oggi è obbligatorio, vediamo come funziona.

L’Albo dei Fisioterapisti è condiviso con altre Professioni Sanitarie e si chiama Federazione nazionale Ordini TSRM e PSTRP.

Serve tra le altre cose a difendere sia i pazienti che i professionisti da chi opera abusivamente, garantendo un certo standard (perché banalmente se sei iscritto all’albo vuol dire che hai fatto un determinato percorso che certifica le tue competenze).

Chiunque può cercare un determinato professionista sul sito dell’Albo per accertarsi che sia effettivamente un fisioterapista, un po’ come succede per i medici, gli avvocati, gli ingegneri e così via.

Il sito ufficiale dell’Albo è questo qui.

Per la registrazione e la contestuale richiesta di iscrizione all’Albo (da fare dopo la sessione di laurea che include l’esame di abilitazione alla professione di fisioterapista) bisogna procedere da questa pagina.

Una volta completata l’iscrizione, ti viene assegnato un numero di iscrizione all’Albo della tua provincia.

Si paga?

Il costo di iscrizione è annuale e da un po’ di ricerche sembra variare da provincia a provincia. Da me costa €85 all’anno più €1,50 di marca da bollo, ma da quello che ho visto in generale varia tra gli €80 e €100.

Se ti devi trasferire in giro per l’Italia c’è anche la possibilità di trasferire l’iscrizione all’Albo della provincia di destinazione.

3) Assicurazione Professionale

L’assicurazione professionale ti dà una copertura economica in caso di danni a pazienti mentre svolgi l’attività lavorativa.

In sostanza è obbligatoria sia per i liberi professionisti (che rispondono direttamente di eventuali danni) che per i dipendenti (risponde di eventuali danni direttamente il datore di lavoro, che però può rivalersi sul dipendente. Quindi se un paziente subisce un danno risarcisce il datore, ma il datore può chiedere in un secondo momento i soldi al dipendente che ha causato il danno).

Speriamo non debba mai servire a nessuno, però sempre meglio farla e stare tranquilli (e tanto più che è obbligatoria non abbiamo scelta, poi per fortuna non costa tanto).

Quanto costa?

Facciamo una premessa e poi un distinguo. Per “massimali” si intendono i soldi massimi che l’assicurazione sborsa in caso di danno. Per capire quanto costa l’assicurazione vediamo due casi:

  • C’è l’assicurazione in convenzione con l’Albo che costa
    • €30 all’anno per i massimali di €2.000.000 o
    • €35 all’anno per i massimali a €5.000.000. Per fare l’una o l’altra bisogna essere iscritti all’Albo;
  • Altre assicurazioni con agenzie/broker assicurativi che se ne occupino. Chiaramente non ha senso andare su queste se a parità di massimali costano di più, ma per stare più tranquilli a circa €50 se ne trovano con massimali a €10-20 milioni.

In buona sostanza, per iniziare va benissimo quella dell’Albo (soprattutto quella da €35 all’anno), più avanti puoi pensare di cambiare.

Tutte le FAQ sull’assicurazione convenzionata con l’Albo (al quale comunque dobbiamo iscriverci tutti) a questa pagina.

4) Corsi, ECM e Agenas

Pensavi che dopo la laurea ciao ciao crediti? Purtroppo no, ci sono anche dopo la laurea e si chiamano ECM (Educazione Continua in Medicina).

Il senso è che siccome la scienza va avanti, e i professionisti devono restare al passo e seguire dei corsi (ce ne sono sia gratuiti che a pagamento, un giorno ci scrivo un articolo di approfondimento).

L’ottenimento di questi ECM è obbligatorio per i fisioterapisti a partire dal 1° gennaio successivo alla data di iscrizione all’Ordine (quindi a partire dall’anno dopo la laurea).

L’ente che si occupa di tenere traccia di quanti crediti hai si chiama Agenas.

Come funziona e quanti ECM servono?

Per farla molto breve ci si registra sul sito di Agenas alla sezione di MyECM, poi nell’area riservata man mano che facciamo i nostri corsi aggiungiamo gli ECM ottenuti.

Il conteggio degli ECM è per triennio.

Per i Fisioterapisti ad oggi occorre maturare 150 crediti ECM nel corso del triennio. Questo significa 50 crediti ogni anno (non devono essere precisi ma in media, da un minimo di 25 ad un massimo di 75 ogni anno).

5) Ricerca lavoro

Bene, siamo arrivati all’ultimo punto. Su questo ti rimando ad un altro articolo che ho già scritto a proposito, che verte principalmente sulla creazione del CV.

Nella mia esperienza ho notato che ci sono differenze rispetto ad altre professioni e magari puoi trovare qualche spunto interessante, soprattutto se hai letto già altri articoli in giro per il web su come scrivere un Curriculum e come cercare lavoro.

Ci sono alcune peculiarità per i fisioterapisti che in altri lavori non si presentano, e le principali hanno a che fare proprio con il CV.

Leggi anche: 3 cose necessarie per iniziare a lavorare come Fisioterapista

Conclusione

Per oggi è tutto, spero ti possa tornare utile.

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Grazie per aver letto, a presto :)

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