Fattura alla moglie, carta del marito: si può fare?

Fattura alla moglie, carta del marito: si può fare?

Oggi vediamo un problema che capita spesso, cioè avere come paziente un coniuge e ricevere pagamento dall’altro coniuge. Ci viene il dubbio, si può fare oppure no?

Introduzione

Come fisioterapisti in libera professione, il nostro compito è anche quello di garantire un servizio professionale sotto diversi aspetti. Quello principale è ovviamente la riabilitazione, su questo non ci sono dubbi.

Però lavorando in proprio bisogna essere convincenti pure sugli aspetti di contorno, tra cui la fatturazione e far sì che i pazienti riescano a detrarre la spesa sanitaria. A parte essere bravissimi nella riabilitazione quindi, rendere più facile la vita al paziente su questi aspetti sicuramente ripaga.

Il dubbio

Facciamo un esempio: abbiamo come paziente una signora, sposata, che al momento del pagamento chiede di pagare con carta.

La carta non è sua, ma è del marito, e ci chiede se va bene lo stesso.

La prima reazione di qualsiasi persona normale è: “oh no, e ora che le dico?”.

La paziente continua con i dettagli sulla situazione: il conto è cointestato, ma lei non ha mai richiesto la carta perché non sa usarla, e siccome le abbiamo consigliato di pagare con strumento di pagamento tracciabile per scaricare la spesa del fisioterapista nella prossima dichiarazione dei redditi, ha pensato bene di prendere in prestito la carta del marito.

E ora? Se paga con la carta del marito, ma la fattura riporta il nome della moglie, potrà comunque detrarre la spesa del fisioterapista?

La risposta

Ci viene in aiuto l’Agenzia delle Entrate che si è pronunciata proprio su questa situazione dicendo che si, è possibile pagare con la carta del marito e intestare la fattura alla moglie.

Viene detto in modo molto più complicato alla fine del documento:

si ritiene che il contribuente istante possa utilizzare la propria carta di credito per pagare le spese detraibili riferite al coniuge, per le quali sussiste l’obbligo di tracciabilità, senza perdere il diritto alla detrazione, purché tale onere sia effettivamente sostenuto dal soggetto intestatario il documento di spesa, circostanza nel caso di specie, ulteriormente supportata dalla cointestazione del conto corrente sul quale è emessa la carta di credito.

Quindi, si può fare sia con la carta del marito (appoggiata su conto cointestato) che col bonifico emesso dalla banca online del marito (sempre dal conto cointestato), l’importante è che sia:

  • Tracciato (bonifico o carta);
  • Il nome sulla fattura e quello dello strumento di pagamento siano collegati da cointestazione.

Conclusione

Questa situazione mi è capitata diverse volte, e spero sia un’esperienza utile da documentare.

Visto che ci siamo, ricordo le scadenze per quest’anno di Sistema Tessera Sanitaria, e colgo l’occasione per augurare a tutti una Buona Pasqua!

Grazie per aver letto, a presto :)

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