Quanto guadagna un fisioterapista? | Stipendio fisioterapista pubblico

Quanto guadagna un fisioterapista? | Stipendio fisioterapista pubblico

Qualche tempo fa abbiamo visto che è c’è tanta variabilità sul mercato del lavoro per i fisioterapisti. Con questa serie di articoli entriamo più nel merito e analizziamo i diversi contratti e le possibili situazioni che possiamo incontrare. Partiamo dallo stipendio di un fisioterapista pubblico.

Introduzione

Abbiamo già parlato di quanto guadagnano i fisioterapisti qualche tempo fa. In quell’occasione però abbiamo fatto una panoramica.

Oggi invece vediamo più nello specifico quanto guadagna un fisioterapista nel pubblico analizzando il contratto collettivo nazionale.

Premessa: quello di cui parliamo oggi non è l’unico contratto pubblico, ma è di gran lunga il più diffuso.

Se non hai il tempo di leggere tutto l’articolo, un Fisioterapista pubblico guadagna dai circa €23k lordi all’anno della cat. D ai circa €28k annui della cat. D6.

Invece un fisioterapista coordinatore guadagna dai circa €25k lordi della cat.DS ai quasi €31k della categoria DS6.

Calcolando 13 mensilità, sono circa €1.700 lordi di partenza fino ai €2.100 lordi al mese per i fisioterapisti. Mentre per i coordinatori si va da €1.850 lordi ai €2.400 lordi al mese.

Al lordo si aggiungono eventuali indennità e si tolgono le tasse (più o meno alte a seconda della residenza, familiari a carico, eventuali altri redditi).

Trovi una stima del netto in basso.

Mentre scrivevo questo articolo è stato firmato il nuovo contratto, e sono previsti aumenti da 54 a 98 euro al mese, a seconda delle categorie.

Però c’è bisogno dell’approvazione della Ragioneria e della Corte dei Conti, e a quanto pare questi aumenti possono diventare effettivi ad autunno inoltrato. Per cui lascio le cifre del precedente, ma tieni conto di queste novità.

Detto ciò, direi che possiamo partire.

Il contratto

Quando si vince un concorso pubblico, ad un certo punto si arriva alla firma del contratto.

Ma ti sei mai chiesto che cos’è questo contratto, come nasce e cosa contiene?

Chi lavora come fisioterapista nel pubblico, ha un contratto di lavoro che rientra nel CCNL Comparto Sanità.

Di solito viene inquadrato nella categoria D (tra poco vedremo meglio che vuol dire).

Come funziona esattamente?

In ogni contratto ci sono due parti, e quello di lavoro non fa eccezione.

Per fare qualche esempio, se pensi ad un contratto di compravendita, le due parti sono il compratore e il venditore.

Se prendiamo il contratto di affitto, c’è chi affitta la casa e chi la prende in affitto.

Per quanto riguarda il contratto di lavoro invece, le due parti sono:

  • Il lavoratore;
  • Il datore di lavoro.

Mentre per il lavoratore è facile capire di chi parliamo, cioè del fisioterapista, chi è il datore di lavoro in un lavoro pubblico?

Per semplificare molto è l’Azienda Sanitaria o l’ospedale o l’RSA a prevalenza pubblica che ha indetto il concorso.

Inoltre, per gli altri tipi di contratti si possono negoziare le condizioni. Per fare un esempio, se devi comprare casa, c’è una fase in cui proponi un prezzo a tuo vantaggio (più basso).

Per il contratto di lavoro, si possono negoziare le condizioni? Nel privato si, in molti lavori si negoziano le condizioni durante i colloqui.

Ma come funziona per il contratto pubblico?

Le condizioni del contratto non vengono definite in una negoziazione tra il singolo fisioterapista e chi lo assume.

Invece viene negoziato a livello nazionale per tutti, per questo prende il nome di “Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro” (e non è così solo per la sanità, ci sono CCNL per diverse categorie).

Viene negoziato da due parti:

  • ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni);
  • Sindacati (sia Organizzazioni Sindacali che Confederazioni Sindacali).

Semplificando, i primi rappresentano le pubbliche amministrazioni, quindi negoziano dalla parte dei datori di lavoro: ASL, ospedali, RSA a prevalenza pubblica.

I secondi invece sono dalla parte dei lavoratori e negoziano per migliorare gli stipendi e in generale le condizioni di lavoro di tutti i lavoratori del settore sanitario (oltre ai fisioterapisti, anche Infermieri, ecc.).

L’attuale contratto collettivo (relativo al triennio 2016-2017-2018) è stato firmato quattro anni fa ed è scaduto il 31 dicembre 2019.

Tra la pandemia e altri problemi, la negoziazione di fatto ancora non inizia ed è bloccata anche dalle conseguenze del passaggio di inquadramento degli OSS da ruolo tecnico a ruolo sanitario avvenuto nel 2021.

Mentre scrivo, è stato firmato l’accordo per il nuovo CCNL. Vediamo meglio tra poco cosa si prevede.

Il contratto pubblico attuale è visibile da chiunque, e contiene tutte le regole: retribuzioni, ferie, indennità, permessi, diritti, ecc.

La retribuzione: quanto guadagna un fisioterapista nel pubblico?

Dobbiamo fare alcune premesse:

  • Le retribuzioni di cui parliamo sono lorde. Il netto è variabile perché dipende dalle tasse che possono essere più o meno alte. Le tasse dipendono dalla residenza, dai familiari a carico, da eventuali altri redditi e da altre mille variabili.
  • Le retribuzioni indicate sul CCNL sono annue. Riportiamo sia quelle annue che quelle mensili. Quelle mensili sono calcolate dividendo per 13 mensilità (perché è prevista la tredicesima nei contratti pubblici).
  • Non terremo conto di eventuali indennità, perché è improbabile che un fisioterapista faccia straordinari o turni notturni (anche se mai dire mai), ma per semplicità di calcoli non ne teniamo conto.

Per lo stipendio di un fisioterapista, vediamo le tabelle retributive dell’ultimo CCNL 2016-2018.

Attenzione, perché dal 15 giugno 2022 è ufficiale la firma del nuovo CCNL 2019-2021, nel quale sono previsti degli aumenti di stipendio dai 59 ai 98 euro al mese, a seconda delle categorie.

E allora perché usare la tabella retributiva di quello precedente?

Perché questi aumenti a quanto pare sono in valutazione da parte della Ragioneria e della Corte dei Conti, e l’approvazione effettiva potrebbe avvenire in autunno inoltrato, secondo il Sole 24 Ore.

Ecco la tabella:

Come si legge?

Sulla sinistra sono riportate le categorie, e a destra il Reddito Annuo Lordo (in breve RAL, evidenziato in rosso).

Al centro ci sono una vecchia retribuzione e un aumento, che sommati danno la colonna di destra.

Che sono le categorie?

Il livello di esperienza al quale ogni professionista sanitario appartiene. Come vedi, sono divise in due:

  • Categorie D: dei Fisioterapisti;
  • Categorie DS: dei Fisioterapisti Coordinatori.

Entrambe vanno da 0 a 6, e a salire sale l’esperienza e di conseguenza la retribuzione.

La categoria D è quella più diffusa nei concorsi (seguici su Telegram per gli aggiornamenti sui concorsi per fisioterapisti), mentre di solito si diventa coordinatori con categoria DS per concorso interno a cui si accede con la magistrale (col nuovo contratto - non è ancora confermato - si potrebbe accedere alle posizioni organizzative come i coordinatori solo con la triennale), dopo anni di esperienza nell’azienda sanitaria o ospedaliera.

Quindi, quanto guadagna un fisioterapista pubblico?

Calcolando 13 mensilità, sono circa €1.770 lordi di partenza fino ai €2.100 lordi al mese per i fisioterapisti.

Mentre per i coordinatori si va da €1.850 lordi a €2.400 lordi al mese.

Possiamo farci un’idea del netto?

Certo, le mani avanti le abbiamo messe prima, quindi possiamo dire che:

  • Per i fisioterapisti siamo nella fascia €1.300-1.550 netti;
  • Per i coordinatori siamo nella fascia €1.400-1.800 netti.

Vedi anche: cosa studiare per concorso fisioterapista?

Conclusione

Siccome dalle prime indiscrezioni i nuovi aumenti molto probabilmente verranno confermati ad autunno inoltrato, non resta che aggiornarci direttamente dopo l’estate.

Nel frattempo comunque, tieni d’occhio il bonus di €200 di luglio (qui una guida stilata dall’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro).

Infine, se posso consigliarti un articolo sul lavoro pubblico, leggi anche questo.

Grazie per aver letto fin qui!

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