Quanto guadagnano i fisioterapisti?

Quanto guadagnano i fisioterapisti?

Stai valutando fisioterapia come percorso di studi e come carriera, e sembra faccia davvero al tuo caso. Si, ma quanto si guadagna?

Sommario

  1. Introduzione
  2. La Gavetta
  3. Collaborazioni a P. IVA
  4. Dipendente (pubblico o privato)
  5. Società e Associazioni Sportive
  6. Libera Professione
  7. Conclusione

Introduzione

Dopo aver visto se si trova lavoro con la laurea in fisioterapia, oggi cerchiamo di capire quanto si guadagna.

Doverosa premessa: non ci può essere una risposta che vada bene per tutti i casi, per questo ne vedremo un po’, cercando di dare un po’ di contesto e informazioni utili per chi si sta affacciando a questo mondo e sta cercando di capire cosa aspettarsi ragionevolmente dalla carriera del fisioterapista.

La Gavetta

Partiamo da qui, da dove iniziano in molti (ma non tutti).

Alcuni la saltano del tutto perché magari vincono un concorso subito dopo la laurea o iniziano a lavorare da subito a tempo indeterminato.

Gli altri (che non sono meno fortunati, ma è semplicemente la normalità - io per esempio rientro tra questi) passano per questo periodo che è molto frustrante.

Lo è perché dopo la laurea ci sentiamo “arrivati”, ma in realtà ci stiamo ancora formando, a prescindere da dove riusciamo ad ottenere il primo lavoro.

Inoltre è molto frustrante anche l’inevitabile confronto con chi poco dopo la laurea ha già una certa stabilità economica.

Nessuno ne parla, ma è il momento di sdoganarlo: è tutto perfettamente normale (non solo tra i fisioterapisti), e succede perché in fondo tutti ambiamo a qualcosa di meglio.

Prendiamone atto, questa sensazione arriva e poi facendo esperienza se ne va (si spera).

Ma veniamo a noi: quanto si guadagna durante la gavetta?

Diamo un po’ di cifre. In questa fase è realistico aspettarsi tra i €500 e gli €800 netti al mese, ma anche di più a seconda dei casi.

Nella parte bassa ci troviamo se si parte con Garanzia Giovani, dove lo stipendio è €500 al mese. Siccome per le regole di questo programma non si possono i superare €3.000 per tutta la durata del “tirocinio retribuito” o quello che è, per forza di cose un contratto di Garanzia Giovani non può durare per più di 6 mesi.

Di solito lo offrono piccole realtà, centri di fisioterapia a carattere locale, dove si fa di tutto. Non è molto come stipendio, ma è okay per iniziare e nel frattempo cercare altro.

Se invece si parte con contratti a termine, direttamente con una struttura privata o con agenzie interinali, da quello che ho potuto vedere le offerte sono solitamente part-time con uno stipendio inziale di circa €800-900 netti al mese.

Discorso a parte per le offerte a Partita IVA: ho sentito di centri privati con collaborazione fissa a €1.000-1.200 lordi, con un netto quindi sempre nel range iniziale tra i €600-1.000.

Attenzione perché sebbene di solito questa situazione viene definita “falsa partita iva” e fa scattare l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato, non è così per i professionisti iscritti ad un Albo o per chi collabora con società sportive - come per la nostra categoria. Fonte

Parlando di cifre del genere, anche solo €100 netti al mese in più fanno la differenza tra il poter vivere da soli e il dover chiedere supporto ai genitori, e dopo anni di studio magari è qualcosa che vogliamo evitare.

Quindi può andar bene per pochi mesi, magari non abbiamo studiato fuori sede o comunque abbiamo la fortuna di non pagare l’affitto o sappiamo vivere con poco.

Ma prima o poi (potrebbe volerci qualche mese, o qualche anno se dove viviamo c’è poco lavoro) arriva una nuova occasione, il momento di cambiare e passare ad altro, mentre nel frattempo avremo imparato tante cose che ci torneranno utili.

Collaborazioni a P. IVA

Queste collaborazioni sono richiestissime, di solito perché implicano le terapie domiciliari (dove c’è un alto turnover).

Di lavoro ce n’è tanto, e solitamente si può scegliere quanti pazienti e dove.

Non entro nel merito se siano belle o brutte, perché oggi parliamo dell’aspetto retributivo, in generale non possono fare al caso di tutti a partire dal fatto che serve un mezzo per spostarsi.

La retribuzione come uno dei primi lavori non è male, perché solitamente siamo sui €16-18 a terapia.

La terapia di solito dura 30-40 minuti e se consideriamo tra i 10 e i 30 minuti di spostamento tra un paziente e l’altro, possiamo tranquillamente dire che quei €16-18 lordi sono all’ora.

Di collaborazioni del genere ne ho fatte tante, sia al nord che al sud, la retribuzione è sempre stata nell’ordine dei €16-18.

Di solito oltre a questo compenso la cooperativa paga un ulteriore 4% del totale per i contributi (quelli della pensione) e restituisce i €2 della marca da bollo, ma per questo bisogna mettersi d’accordo.

Facciamo un esempio per rendere meglio l’idea di quanto si possa guadagnare.

Con 6 pazienti al giorno, 5 giorni a settimana (considerando che si va dallo stesso paziente più volte a settimana non è affatto irrealistico raggiungere questi numeri nel giro di qualche tempo, soprattutto se si è in città anche di medie dimensioni) a €16 per terapia (quindi nella parte bassa del range) al mese siamo a circa €2000 lordi.

Siccome sul lordo si pagano le tasse e i contributi, vi risparmio il calcolo (magari ci scrivo un articolo più avanti), ma con un guadagno annuo lordo di €24.000 siamo a circa €1.400 netti con 12 mensilità.

Ho considerato:

Regime Forfettario con tasse al 15% - i primi 5 anni con la partita IVA sono al 5% per cui il netto reale è un po’ più alto; Versamento dei contributi della pensione all’INPS minimo che in genere è sui €3.500;

Coefficiente di redditività al 78%.

Inoltre, il guadagno inevitabilmente aumenta se in quelle 6 ore riusciamo a fare più di 6 pazienti (perché sono tutti vicini, c’è poco traffico, ci spostiamo in scooter, insomma se perdiamo meno tempo per andare da un paziente all’altro) e se la collaborazione prevede un compenso maggiore dei €16 che abbiamo considerato nell’esempio.

Poi avendo la P. IVA possiamo anche prendere pazienti privati ai quali possiamo applicare la tariffa che vogliamo, ma attenzione a non accettare pazienti che hanno finito il ciclo con l’ente con cui si collabora, da quello che ho visto è molto spesso vietato da contratto.

Discorso simile se la collaborazione prevede anche delle ore in reparto o in RSA.

Di solito le ore in una struttura sono pagate con la stessa tariffa ma non c’è lo stress di doversi spostare in giro per le case dei vari pazienti.

Lavoro da dipendente (sia pubblico che privato)

Dipendente Pubblico

Aggiornamento: a giugno 2022 è stato confermato il rinnovo del CCNL, e ci sono un po’ di novità anche sullo stipendio.

Partiamo dal pubblico, cioè il posto fisso. Per arrivarci serve passare un concorso, e questo è abbastanza banale.

Ogni concorso ha il suo bando, e da questo possiamo trarre una conclusione su quanto si guadagni realmente nel pubblico come fisioterapista dell’ASL o dell’ospedale.

I bandi hanno come riferimento la tabella retributiva del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) della Sanità Pubblica.

In questa tabella ci sono i vari inquadramenti possibili e i relativi stipendi (lordi). Riporto la versione più aggiornata che ho trovato, cioè quella del 2016-2018 (ricordo che il CCNL è in corso di rinnovo).

Sulle tabelle delle retribuzioni del CCNL Sanità Pubblica c’è solo il lordo, ma come facciamo a sapere il netto? Non si può sapere in modo preciso: a parità di lordo, due persone possono prendere un netto diverso perché dipende da cose tipo:

  • Imposte comunali;
  • Detrazioni varie;
  • Familiari a carico;
  • E così via.

Detto ciò, proviamo a fare comunque una stima usando un calcolatore online aggiornato con le nuove aliquote IRPEF 2022 selezionando come regione Lazio, aliquota comunale 0,8%, niente familiari a carico, e lo stipendio lordo su 13 mensilità.

Categoria D

La maggior parte dei concorsi è per l’inquadramento nella Categoria D.

Il CCNL Sanità Pubblica dice che la Categoria D equivale ad uno stipendio pari a circa €1.900 lordi al mese.

Di che cifra netta parliamo? Siamo attorno ai €1.400/1.500 netti al mese (a seconda delle variabili di cui abbiamo parlato prima)

Durante la carriera si può salire all’interno della Categoria D alle sotto-categorie D1, D2, fino a D6, con uno stipendio che sale leggermente di ogni scatto.

Abbiamo una rubrica mensile per i concorsi che aggiorniamo sempre con tutte le date. Unisciti a noi al nostro canale Telegram per non perderti gli aggiornamenti dell’ultimo minuto sui concorsi.

Categoria DS

Uno scatto più importante è quando si passa dalla Categoria D alla DS, cioè quella dei Coordinatori (posizione che richiede l’apposita magistrale o il master) che guadagnano mediamente tra i €1.600 e i €1.750 netti circa (anche qui, difficile dare un numero preciso).

I fisioterapisti dipendenti pubblici che guadagnano di più sono quelli che svolgono anche l’attività di professori universitari e i dirigenti.

Su questo non so dirti altro onestamente, perché le tabelle del CCNL si fermano alla categoria DS.

Sicuramente ci aggiriamo dai €2.5k/3k al mese in su, e per i dirigenti possono subentrare premi di risultato che facciano salire notevolmente lo stipendio di partenza.

Dipendente Privato

Per dipendente privato intendo chi lavora in RSA, centri privati, ospedali privati, ambulatori privati.

Lo stipendio nel privato è tendenzialmente simile, sia per i fisioterapisti che per i coordinatori. In alcune realtà possono essere più alti.

Di quanto si discostano se sono più alti? A parità di ruolo, di solito siamo nell’ordine di €50-€100 in più rispetto al pubblico.

Part-Time

Col part-time si guadagna, a seconda del posto e delle ore previste da contratto, tra i €900 e i €1.200 netti al mese.

Ti va di ricevere aggiornamenti utili sulla nostra professione? Il nostro canale Telegram per ora è piccolino, ma sta crescendo e viene aggiornato in tempo reale ogni volta che un articolo viene pubblicato, così non ti perdi nulla! (PS: non è un gruppo, quindi la timidezza non è un problema, e soprattutto non ricevi spam) - Vai al canale

Collaborazione con Società e Associazioni Sportive

Qui è un po’ discorso a parte.

In tutta onestà non conosco l’ambito nè fisioterapisti sportivi con cui confrontarmi.

Se il tuo sogno è diventare fisioterapista di qualche club di Serie A l’unico dato attendibile che ho trovato è questo, dal blog di Indeed (il sito per la ricerca di lavoro):

“Tra i fisioterapisti più pagati in Italia troviamo proprio quelli che lavorano con squadre di calcio e professionisti dello sport. Lo stipendio di un fisioterapista sportivo può raggiungere e superare i 2.000 €.”

Libera Professione

Dulcis in fundo, la libera professione.

Nel paragrafo delle collaborazioni a Partita IVA abbiamo già parlato di uno scenario, a mio avviso molto più realistico per chi si è appena laureato, quindi per le cifre rimando a quello.

Invece ora voglio fare una (banalissima, ma doverosa) considerazione: quando ci si mette in proprio la forbice di guadagno si allarga a dismisura.

Si può rasentare la fame o guadagnare cifre assurde per la gente comune.

Di solito chi guadagna poco è all’inizio, chi guadagna tanto ha fatto carriera la cui lunghezza si misura in decenni, ha uno studio piuttosto strutturato, dei dipendenti, tanti pazienti (ma i costi possono essere altrettanto alti).

Ma quindi, ne vale la pena svolgere l’attività in libera professione?

La risposta a questa domanda è troppo ampia per rientrare nell’argomento di oggi, per cui ai posteri (o meglio ad un prossimo articolo) l’ardua sentenza.

Conclusione

Aggiornamento: a giugno 2022 è stato confermato il rinnovo del CCNL, e ci sono un po’ di novità anche sullo stipendio dei dipendenti pubblici.

Parlare di stipendi è sempre spinoso: ci sono troppe variabili in gioco, e nel fare una generalizzazione si perdono inevitabilmente dettagli che per qualcuno sono fondamentali.

Consapevole che generalizzando si perde di accuratezza, il mio intento non è quello di fare un trattato di statistica sulle retribuzioni.

Il mio intento è quello di ispirarmi alle conversazioni che si fanno a 20 anni quando si cerca di capire cosa ne sarà del futuro, di dare risposte agli stessi dubbi che mi ponevo all’Università e alle superiori, alle domande che facevamo durante i tirocini ai fisioterapisti più grandi di noi che conoscevano meglio questo fantastico mondo e che potessero aprirci uno spiraglio di luce su cosa aspettarci per il futuro.

Spero quindi che quest’articolo ti sia stato utile per brancolare almeno un po’ meno nel buio.

Grazie per essere passata/o di qui!

A presto :)

...

Seguici su Telegram

Vogliamo aggiornarti, ma le newsletter non ci piacciono: chi usa le mail per lavoro non vuole perdersi quelle più importanti in un mare di spam. Su Telegram invece scegli tu cosa vedere (e puoi anche silenziarlo!)

Unisciti al Canale