Il Decreto Milleproroghe permette ai professionisti sanitari dipendenti pubblici di praticare la libera professione. Vale anche per i fisioterapisti? Come funziona? Fino a quando? Scopriamolo insieme.
Aggiornamento 26 maggio 2023: Il Decreto Bollette è diventato legge. Ora la situazione passa in mano alla Conferenza Stato-Regioni che ha 90 giorni per definire i dettagli. Continua a seguirci anche su Telegram per non perderti aggiornamenti come questo.
Questa novità va a modificare le regole per il lavoro autonomo dei professionisti sanitari che sono anche dipendenti pubblici.
Per chi non ne sa nulla su questo argomento, consiglio la lettura di questo articolo:
Il riassunto se non hai tempo è che non si può avere la Partita IVA se si è dipendenti pubblici full-time, ma se si è dipendenti pubblici part-time e la dirigenza dell’ospedale/ASL lo consente, allora si può lavorare anche come liberi professionisti, fuori dall’orario di lavoro dipendente.
Le cose però sono cambiate ultimamente.
Mentre quella era la regola generale valida fino ad inizio anno, il governo con il Decreto Milleproroghe nel 2023 ha previsto delle modifiche (con un bel po’ di limitazioni che tra poco vedremo).
Il Decreto Milleproroghe del 2023 (convertito nella Legge 24 febbraio 2023, n. 14) prevede una deroga temporanea al vincolo di esclusività.
Che significa?
Il vincolo di esclusività è una clausola presente nel contratto di lavoro che viene firmato da chi vince un concorso.
In sostanza, se vinci un concorso e diventi dipendente pubblico, sei vincolato a lavorare esclusivamente per la pubblica amministrazione che ti assume.
Alla regola generale del vincolo di esclusività già c’erano delle eccezioni (ne parlavamo in questo articolo e nel riassunto di prima), ma con il nuovo decreto ce ne sono altre.
Vediamo meglio quali.
Siccome c’è un allentamento del vincolo di esclusività, i professionisti sanitari impiegati dal Sistema Sanitario Nazionale da quest’anno possono lavorare anche altrove (con la P.IVA), ma solo al di fuori dell’orario di servizio e per un monte ore complessivo settimanale non superiore a otto ore.
I dipendenti coinvolti sono quelli aderenti al CCNL Comparto Sanità, quindi per fare qualche esempio pratico, parliamo di chi esercita le professioni:
Quindi si, anche i Fisioterapisti sono coinvolti, e con queste novità possono avere la Partita IVA anche se dipendenti pubblici.
Inizialmente la legge ha stabilito che il vincolo venisse allentato fino al 31/12/2023.
Poi però il periodo è stato allungato fino al 2025, e in modo decisamente peculiare.
Come mai “peculiare”? Perchè il governo ha inserito questa decisione nel Decreto Energia, cioè quello che ha abbassato le accise sulle bollette della luce.
Prima di correre ad aprire la Partita IVA, sappi che non è ancora chiaro che bisogna fare.
Ovviamente come da tradizione appena sappiamo qualcosa di utile corriamo a condividerla sul nostro canale Telegram, ma per il momento la situazione è la seguente.
Aggiornamento: quello che diciamo di seguito, ad oggi (17 maggio) è ancora valido, ma facciamo un’aggiunta. Nell’ultima versione del Decreto Bollette all’art.15 viene specificato che appena il decreto diventerà legge, la palla passa alla Conferenza Stato-Regioni che avrà 90 giorni per definire i dettagli. Quindi per ora aspettiamo prima che il decreto diventi legge, e poi possiamo contare 90 giorni.
Nonostante il decreto milleproroghe sia stato convertito in legge, e la legge sia stata poi integrata dal Decreto Bollette, non ci sono i decreti ministeriali.
Questo implica un po’ di cose.
Nello specifico, non è ancora chiaro se c’è bisogno o meno di un’autorizzazione del datore di lavoro per poter svolgere la libera professione, né le modalità che il professionista dovrebbe adottare sotto l’aspetto della tutela assicurativa e nel caso chi dovrebbe sostenerne gli eventuali costi, né, infine, delle linee guida dal punto di vista retributivo per le prestazioni erogate dal professionista.
Che prezzi sceglie di applicare un Fisioterapista? E un infermiere?
Ce lo chiediamo perché i medici che già possono avere la Partita IVA anche se sono dipendenti pubblici, hanno anche una cassa previdenziale privata (mentre tutti gli altri professionisti - inclusi noi fisioterapisti - rientrano nella gestione separata dell’INPS).
Tutti questi non sono affatto aspetti secondari, e iniziare con l’attività da libero professionista prima che vengano definiti ufficialmente dai decreti ministeriali potrebbe comportare problemi, anche poco piacevoli (come accertamenti fiscali, provvedimenti disciplinari o addirittura licenziamento).
Al di là di tutte le polemiche sul fatto che non sia una decisione permanente, speriamo che possa comunque interessare a tutti i fisioterapisti che già lavorano o che nei prossimi anni inizieranno a lavorare nel pubblico.
Ricorda di unirti a noi su Telegram così appena ci sono novità con i decreti attuativi procediamo a dirti come puoi fare operativamente per iniziare a lavorare anche come libero professionsita.
Grazie mille per aver letto, a presto!
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